# Sicurezza in Neurochirurgia

Per quanto il neurochirurgo possa essere competente e preparato, le sue mani non bastano.

A guidare il risultato di un intervento neurochirurgico ci sono anche molti strumenti tecnologici, moderni ed affidabili.

Il Microscopio Operatorio è uno strumento fondamentale per una microchirurgia, al fine di ingrandire le immagini e poter vedere ad alto ingrandimento strutture piccolissime. Il chirurgo riesce a vedere attraverso un paio di oculari ad ampio campo.

L’Esoscopio è l’alternativa al microscopio ed anzi ne rappresenta un’evoluzione. Consente di associare la possibilità di ingrandire notevolmente l’immagine ad una visualizzazione in 3D. la tridimensionalità permette al chirurgo di muoversi meglio nello spazio e di concepire l’esatta posizione delle strutture anatomiche e dei microstrumenti. Il Chirurgo non è legato agli oculari, ma guardo in uno schermo molto ampio.

L’Endoscopio rappresenta uno strumento che permette al chirurgo di raggiungere strutture profonde, normalmente accessibili con metodiche più invasive. L’ottica dell’endoscopio viene inserita attraverso orifizi già presenti (come il naso) oppure attraverso una piccola incisione cutanea. L’elevata definizione dell’immagine consente una qualità notevole e la precisa visualizzazione delle strutture anatomiche e delle patologie da trattare. Il chirurgo guida l’endoscopio e guarda in uno schermo.

Il Neuronavigatore è uno strumento computerizzato in grado di guidare l’intervento chirurgico con elevata precisione. Si basa sulla TAC e/o sulla Risonanza magnetica, acquisendo le immagini degli esami radiologici. Tramite sistemi di localizzazione permette al chirurgo di visualizzare in tempo reale la posizione degli strumenti chirurgici rispetto all’anatomia del paziente. Il chirurgo sa sempre dove si trova. In questo modo l’accuratezza e la sicurezza delle procedure vengono massimizzate.

L’Ecografia, così come la conosciamo, può essere applicata anche in Neurochirurgia, in particolare alla chirurgia cerebrale. Permette al neurochirurgo di valutare in tempo reale l’entità dell’asportazione di un tumore cerebrale, visualizzando l’interfaccia tra tumore e cervello sano. Può essere associata ad un mezzo di contrasto, ossia una miscela di acqua e bollicine d’aria, per visualizzare ancora meglio il tessuto tumorale.

La Fluoroscopia è uno strumento simile ad un radiografo, che si basa sulla emissione di raggi X. In sala operatoria viene utilizzato principalmente per la chirurgia vertebrale e permette di conoscere con esattezza il livello da operare, oltre che a verificare l’accuratezza dell’impianto dei mezzi di sintesi. Ha la forma di una C, in quanto può ruotare intorno al Paziente posto sul lettino operatorio e fornire immagini frontali, laterali oppure oblique. Le macchine più moderne possono essere integrate al neuronavigatore.

L’O-arm è un sistema di imaging intraoperatorio che fornisce immagini tridimensionali ad alta risoluzione ed in tempo reale. Viene utilizzato principalmente per la chirurgia vertebrale, dove permette di acquisire immagini TAC durante l’intervento, migliorando la precisione del posizionamento dei mezzi di sintesi.

Il Monitoraggio Neurofisiologico Intra-Operatorio (IONM) è una tecnica utilizzata durante gli interventi neurochirurgici al cervello, al midollo spinale o alle radici nervose al fine di monitorare in tempo reale l’integrità funzionale del sistema nervoso. Si basa su diverse modalità elettrofisiologiche, come l’Elettroencefalografia, l’Elettromiografia, i Potenziali Evocati sensitivi e Motori. Aiuta il chirurgo nel prevenire lesioni nervose e quindi deficit neurologici.

L’Aspiratore ad Ultrasuoni è uno strumento che utilizza onde ultrasoniche per frammentare ed aspirare, cioè rimuovere, i tessuti tumorali in maniera precisa e controllata. E’ uno strumento in grado di riconoscere i tessuti sani circostanti ed i vasi sanguigni, eliminando selettivamente le masse neoplastiche.

Oltre a strumenti standard, in neurochirurgia è fondamentale l’utilizzo di Microstrumenti: microforbici, microbisturi, micropinze, ecc. Le dimensioni devono sempre essere rapportate a quelle delle strutture nervose e vascolari con cui ci approcciamo. Uno strumento troppo grande sarebbe inadeguato e pericoloso.

Nonostante tutta la tecnologia possibile, l’aspetto più importante a mio avviso per la buona riuscita dell’intervento è la Collaborazione dell’Equipe. Il chirurgo ha bisogno di un Secondo Operatore competente e di uno Strumentista valido, oltre agli Infermieri di sala operatoria. La fiducia nel Team è fondamentale per garantire la sicurezza in neurochirurgia.

 

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