Gli Approcci Chirurgici Mini-invasivi cranici vengono utilizzati quando non è possibile eseguire un’endoscopia cerebrale o cranica.
Consiste nella realizzazione di una piccola incisione cutanea di circa 5-6 cm ed una craniotomia molto contenuta (mini-craniotomia), attraverso la quale è anche possibile inserire un endoscopio che “assista” la chirurgia. Per questo vengono definiti approcci mini-invasivi.
Risulta molto utile per risolvere conflitti vascolo-nervosi, come la nevralgia del trigemino o l’emispasmo del faciale e per rimuovere piccoli tumori.
Permette di dare meno fastidio al tessuto cerebrale sano e ridurre le manovre chirurgiche a carico del cervello.
A volte un piccolo drenaggio viene lasciato per far uscire eventuali raccolte di sangue.
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RACCOMANDAZIONE AI PAZIENTI
Ci tengo in modo particolare a sottolineare che nessuno dei contenuti di questo sito può sostituire in alcun modo una corretta diagnosi. La descrizione contenuta in questa pagina, così come per tutte le altre, va dunque intesa come informativa. Per arrivare ad una corretta diagnosi il paziente deve essere prima di tutto visitato. Potrebbero poi essere necessari ulteriori approfondimenti clinici come esami emato-chimici, indagini radiologiche ecc., prima di arrivare ad una corretta diagnosi finale. Ed è solo così che poi si possono valutare le terapie più opportune. Siano esse di tipo conservativo, come ad esempio la fisioterapia, farmacologica, chirurgiche o la combinazione anche delle tre insieme. Mario Giarletta
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