# Spondilolistesi

Si tratta di una condizione caratterizzata dallo scivolamento in avanti o indietro di una vertebra sull’altra.

A causa di un progressivo fallimento del disco e della perdita della sua funzione, una o più vertebre possono disallinearsi e spostarsi in avanti o indietro.

Ne deriva il restringimento (stenosi) del canale centrale della colonna vertebrale, in cui si trovano le radici nervose, ma anche dei forami laterali, dai quali le radici nervose fuoriescono dalla colonna e raggiungono gli arti.

I sintomi sono rappresentati da lombalgia più o meno intensa, cruralgia o sciatalgia, disturbi sensitivi.

Il trattamento è inizialmente conservativo: fisioterapia, terapia del dolore, rinforzo della muscolatura della colonna vertebrale.

In caso di persistenza o peggioramento dei sintomi, l’intervento chirurgico di stabilizzazione della colonna e liberazione dei nervi compressi risulta necessario.

Le tecniche chirurgiche utilizzate sono
CHIRURGIA MINI-INVASIVA SPINALE >
STABILIZZAZIONE o ARTRODESI VERTEBRALE >

 

Per fissare un appuntamento visita la pagina CONTATTI >

Puoi anche compilare il form qui sotto

    Il tuo Nome:

    Il tuo Cognome:

    Telefono: (possibilmente con Whatsapp)

    La tua Mail:

    Scrivi qui la tua richiesta specificando se è per una visita o per informazioni.

    Acconsenti al trattamento dei tuoi dati secondo la normativa Privacy ai sensi del Regolamento UE

     

    TECNICHE CHIRURGICHE >

    HOME >

     

    # Spondilolistesi

     

    RACCOMANDAZIONE AI PAZIENTI

    Ci tengo in modo particolare a sottolineare che nessuno dei contenuti di questo sito può sostituire in alcun modo una corretta diagnosi. La descrizione contenuta in questa pagina, così come per tutte le altre, va dunque intesa come informativa. Per arrivare ad una corretta diagnosi il paziente deve essere prima di tutto visitato. Potrebbero poi essere necessari ulteriori approfondimenti clinici come esami emato-chimici, indagini radiologiche ecc., prima di arrivare ad una corretta diagnosi finale. Ed è solo così che poi si possono valutare le terapie più opportune. Siano esse di tipo conservativo, come ad esempio la fisioterapia, farmacologica, chirurgiche o la combinazione anche delle tre insieme. Mario Giarletta